I CAMBIAMENTI IN AZIENDA: PERCHÉ CI SPAVENTANO?

di Monica Ruocco
10 Gennaio 2017

Difficile capire quando è arrivato il momento di cambiare qualcosa!
Di solito si arriva a situazioni tragiche prima di attivare la motivazione necessaria per apportate modifiche alle nostre abitudini e convinzioni: “abbiamo sempre fatto così…” e “sarà un momento di crisi passeggera…” e “prima o poi la situazione si risolverà…”.
Questi sono i ragionamenti cho ognuno di noi tende a elaborare nella propria testa, le scuse che ci diamo per non affrontare novità che potrebbero complicarci l’esistenza.
Il cambiamento disturba il nostro equilibrio ed è una minaccia alla nostra stabilità.
Cambiare comporta assunzione di nuove responsabilità, stress, tensione, nuove cose da imparare e da mettere in pratica, abbandonare la nostra zona di comfort senza avere ben chiaro cosa ci aspetta con il cambiamento, non conosciamo gli effetti che avrà nel futuro prossimo e questo ci spaventa.
Si difende la posizione del “non cambiamento” non perchè rimanere nello stato attuale ci dia piacere ma spesso perchè SIAMO ABITUATI a quello stato e quindi ci risulta più facile viverlo nella quotidianità. Proteggiamo l’abitudine anche se capiamo che non è quella giusta per noi, che non ci soddisfa.
Quindi: “non resistiamo tanto ad andare verso il nuovo, quanto a lasciare il vecchio” (Massimiliano Cardani)
A volte il cambiamento fa paura perchè si teme possa essere addirittura contrario ai propri interessi!
E poi c’è l’insicurezza personale…. Sarò capace di cambiare e di adattarmi a cose nuove? Ne sarò all’altezza? Ho le capacità necessarie?
E poi… sono già oberato di lavoro quotidiano, come farò a trovare il tempo per gestire anche le cose nuove? Già siamo pochi in azienda… COSA INNESCA DAVVERO IL CAMBIAMENTO – Una reale preoccupazione per la situazione attuale. Spesso le aziende arrivano al tracollo prima che si realizzi il pensiero concreto di voler cambiare. Qualche volta è troppo tardi, però..
– Alta minaccia che innesca il fuoco può essere la sensazione che è un periodo di tante brutte giornate, stressanti al limite della sopportazione fisica ed emotiva, ma che questo periodo si trasforma in un anno e poi più anni: insomma un momento che si credeva transitorio e passeggero si è trasformato in cronico, un modello costante di infelicità
– Siamo pronti ad affrontare il cambiamento quando la situazione personale è diventata talmente insopportabile da non poter fare diversamente: cambiare diventa necessario come lo è respirare, questione di sopravvivenza.
Capiremo che c’è stato cambiamento solo quando in azienda si sarà adottato un NUOVO MODO DI COMPORTARSI: prima saranno solo tante belle intenzioni e chiacchiere più strutturate.