Acquisto di dispositivi di protezione individuali – rimborsi invitalia

di Matteo Santin
11 Maggio 2020

Il bando Invitalia consente alle aziende di ottenere il rimborso delle spese sostenute per l’acquisto di dispositivi di protezione individuale (DPI) fino al 100% delle spese ammissibili e fino ad esaurimento della dotazione finanziaria disponibile.

Beneficiari: tutte le imprese (professionisti esclusi)

Spese ammissibili: tutte le spese sostenute (pagate) tra il 17/03/2020 e la data di presentazione della domanda (rileva la data di emissione della fattura) e riguardanti i seguenti dispositivi:

  • – mascherine chirurgiche;
  • – guanti;
  • – cuffie o copricapi;
  • – indumenti di protezione;
  • – detergenti e soluzioni disinfettanti.

Importo minimo di spesa per accedere al rimborso: € 500

Importo massimo di spesa rimborsabile: € 500 per ogni addetto destinatario dei dispositivi

Termini e modalità di presentazione della domanda di rimborso:

  • prenotazione dalle ore 09:00 del 11.05.2020 alle ore 18:00 del 18.05.2020 al seguente indirizzo: https://prenotazione.dpi.invitalia.it/
  • presentazione della domanda di rimborso dalle ore 10:00 del 26.05.2020 alle ore 17:00 dell’11.06.2020 (SE AMMESSI)

DA SAPERE

  • viene applicato un ordine cronologico alle prenotazioni presentate (superato il limite dello stanziamento non saranno più ammesse domande);
  • per l’invio della domanda di rimborso è necessario che il rappresentante legale/titolare dell’impresa sia munito di Carta Nazionale dei Servizi;
  • il rimborso Invitalia è incompatibile con il CREDITO D’IMPOSTA PER SPESE DI SANIFICAZIONE E ACQUISTO DPI (credito d’imposta del 50% delle spese sostenute nel 2020 per le spese di sanificazione e acquisto DPI)

CONSIDERAZIONI FINALI

Nonostante ad oggi non sia stato pubblicato il decreto ministeriale contenente le norme di dettaglio per la fruizione del credito d’imposta del 50%, tale incentivo appare maggiormente accessibile dato che non richiede né importi minimi di spesa né domande di rimborso da presentare e data l’incompatibilità tra le due agevolazioni, potrebbe essere la soluzione preferibile nella maggior parte delle situazioni.