Assegno Unico: chi ne guadagna di più?
di Alessandro BoattoCon l’avvio dell’Assegno Unico Universale, dal primo marzo scorso ha preso forma la più importante revisione delle agevolazioni fiscali a sostegno delle famiglie con figli.Una revisione che potremmo quasi definire come una rivoluzione. Perché l’Assegno Unico in un colpo solo prende il posto di numerose misure esistenti, straordinarie o a regime, che nella maggior parte dei casi mancavano di coordinazione tra loro, come il bonus bebè, le detrazioni Irpef, gli assegni familiari, ecc.
Ma dove sta la rivoluzione? Oltre alla già citata concentrazione in unico strumento di numerose misure di sostegno fino a ieri erogate in ordine sparso, l’ulteriore novità principale sta nell’indicatore in base al quale questo nuovo sostegno verrà erogato.
Si passa infatti da una serie di agevolazioni basate sul reddito delle persone che ne facevano richiesta, ad una agevolazione unica basata sul reddito e sul patrimonio di queste persone, determinato attraverso il calcolo del cosiddetto ISEE.Con la conseguenza che, a parità di reddito, sarà sicuramente svantaggiato chi possiede un patrimonio immobiliare consistente, anche se ricevuto, ad’ esempio, in eredità. Chi ne guadagnerà sicuramente da questo nuovo meccanismo di erogazione delle agevolazioni per i figli, sono gli “incapienti” e tutte le persone fisiche appartenenti al regime fiscale “forfettario”.
Costoro, infatti, fino a ieri non potevano godere delle detrazioni Irpef per figli a carico, vuoi per mancanza di imposta a debito (incapienti) vuoi per il particolare meccanismo di determinazione del reddito (forfettari).
Dal primo marzo, invece, a prescindere da tutto ciò, riceveranno lo stesso sostegno di una qualsiasi altra famiglia, sempre tenendo conto del relativo ISEE.
Buone notizie.