Bonus alberghi: anche il fotovoltaico tra le spese agevolate
di Alessandro BoattoCon una precisazione arrivata l’11 febbraio, è stato aggiornato l’elenco delle spese ammissibili, pubblicato lo scorso 4 febbraio dal Ministero del Turismo.
Compaiono ora, tra le altre, anche quelle relative agli impianti fotovoltaici e alle colonnine di ricarica.
Queste ultime, come spiegato in una FAQ, per essere ammesse devono essere ad uso esclusivo della struttura turistica che esegue l’intervento.
Ma quelli affrontati dal Ministero sono solo alcuni dei dubbi per i quali ci si aspettano dei chiarimenti nelle prossime ore.
Come sappiamo, il tempo a disposizione è ridottissimo e la mole di documenti da produrre enorme.
Tutto questo rischia di rendere inefficace l’aiuto che pur, secondo le stime, potrebbe essere considerevole perché riuscisse ad averne accesso.
Proviamo a fare due conti.
L’importo stanziato è di 500 milioni di Euro. Gli incentivi saranno concessi alle prime 3.700 imprese (ricordiamo che conterà l’ordine cronologico di presentazione delle domande). Calcolatrice alla mano tutto questo significa un aiuto di € 135.000 ad impresa. Non male, ma nonostante questo è difficile valutare con entusiasmo la misura.
Per quale motivo?
La richiesta dovrà essere presentata telematicamente attraverso una piattaforma non ancora definita, che dovrebbe essere operativa dal prossimo 21 febbraio.
Da quel momento decorreranno i 30 giorni di tempo per presentare l’istanza (composta dalla bellezza di 29 documenti).
In tutto questo ci sono moltissimi dubbi da chiarire.
In particolare, quello che riguarda il concetto di “funzionalità delle spese”.
La norma originaria, infatti, poneva come condizione che tutti gli interventi (anche quelli di manutenzione, ristrutturazione edilizia, ecc.) fossero finalizzati all’incremento dell’efficienza energetiche dell’edificio.
La lista pubblicata dal Ministero però, non ha chiarito questo punto.
E il tempo scorre.