Bonus facciate: ancora tre mesi di tempo
di Alessandro BoattoInizia il conto alla rovescia per godere del cosiddetto “Bonus facciate”.
Il termine del beneficio è previsto per il 31 dicembre 2021 e per quanto si sussurri di proroghe da molti mesi, siamo nella classica situazione in cui è meglio non correre rischi.
Ad oggi, infatti, non emergono prese di posizioni ufficiali da parte del governo, per l’inserimento di una proroga nella prossima legge finanziaria.
Come fare allora?
È possibile non perdere il bonus anche se non ho terminato i lavori?
Cosa dice la norma?
Andiamo con ordine.
Il “bonus facciate” prevede una detrazione del 90% delle spese sostenute per interventi finalizzati al recupero o restauro della facciata esterna degli edifici esistenti ubicati in determinate zone, compresi quelli di sola pulitura o tinteggiatura esterna.
Tre sono gli aspetti che rendono particolarmente interessante l’agevolazione:
– la mancanza pressoché totale di vincoli e adempimenti riguardanti asseverazioni, documenti da produrre, professionisti da coinvolgere, ecc.;
– la mancanza di limiti di spesa;
– il fatto che ne possano usufruire anche le imprese.
Stupendo verrebbe da dire.
Il problema è, appunto, che restano solo tre mesi da oggi per saldare i lavori e le imprese non sempre saranno in grado di rispettare i tempi.
Con la conseguenza che ciò che verrà pagato dopo il 31 dicembre 2021 non rientrerà più nel bonus facciate 90% ma nell’ecobonus 65% (in presenza di determinati requisiti) o negli interventi di ristrutturazione edilizia al 50%.
Un grosso problema se si pensa ai moltissimi cantieri ancora aperti e agli altrettanti che devono ancora iniziare ma hanno l’ambizione di terminare entro la fine dell’anno.
Ma una soluzione sembra possibile.
Quello che è davvero importante, infatti, è il pagamento dei lavori entro il 31 dicembre.
Se gli stessi vengono saldati entro fine anno, è la stessa Agenzia a riconoscere le detrazioni anche a fronti di lavori non terminati.
Tutto qui allora? Basta pagare i lavori entro l’anno anche se non sono finiti?
Sì, salvo che a quel punto si deve confidare nella correttezza dell’impresa e nel suo impegno a portare a termine i lavori saldati in anticipo.
I saggi dicono che fidarsi è bene ma non fidarsi è meglio.
In molti casi, però, non ci sarà alternativa.