Le novità 2023 nel mondo del lavoro
di Alessandro Boatto
BONUS CARBURANTE
Anche nel 2023 i datori di lavoro privati avranno la possibilità di erogare ai propri dipendenti buoni carburante, fino ad un massimo di 200 euro per ogni lavoratore.
Tali buoni dovranno essere erogati entro il 31.12.2023 e non concorreranno alla formazione del reddito.
Ciò significa che, fino alla soglia di 200€ per lavoratore, questi saranno esenti da imposizione fiscale e contributiva.
Attenzione però.
Superata la soglia, l’importo concorrerà totalmente alla formazione del reddito, e verrà quindi tassato di conseguenza.
A rendere il tutto particolarmente interessante, è il fatto che il bonus rappresenta un’ulteriore agevolazione rispetto a quella già prevista per l’erogazione di beni in natura al dipendente, il cui limite annuo non sottoposto a tassazione è pari, attualmente, a 258,23 euro.
È possibile acquistare i buoni presso gestori autorizzati e il loro costo sarà interamente deducibile dal reddito d’impresa.
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CONTRATTO DI PRESTAZIONE OCCASIONALE – VOUCHER
La Legge di Bilancio è intervenuta sul contratto di prestazione occasionale, più noto come “voucher”, introducendo alcune novità.
Innanzitutto, è stato elevato da 5 a 10mila euro il limite massimo dei compensi erogabili per ciascuna azienda (con un massimo di 2.500 euro per ciascun prestatore).
Continuano ad essere precluso il ricorso ai voucher per le imprese dell’edilizia e dei settori affini.
Ora possono ricorrere al contratto di prestazione occasionale le aziende con alle proprie dipendenze fino ad un massimo di dieci lavoratori subordinati a tempo indeterminato (prima il limite era di 5, 8 per il turismo). Il limite è calcolato sulla media semestrale.
Sotto il profilo pratico, per usufruire delle prestazioni occasionali, l’azienda dovrà comunicare all’Inps (tramite contact center o sulla relativa piattaforma), almeno 60 minuti prima dell’inizio della prestazione, i dati identificativi del lavoratore, luogo e oggetto della prestazione, data di inizio e fine del rapporto e misura del compenso pattuito.
Salvo accordi più favorevoli per il lavoratore, il compenso orario non può essere inferiore a 9 euro e la durata minima giornaliera è pari a 4 ore.
La normativa sul libretto di famiglia non e’ stata modificata.
Si ricorda, infine, che anche in caso di prestazione occasionale sara’ necessario predisporre l’informativa dettagliata per il lavoratore e introdotta dal legislatore con decorrenza 13 agosto 2022.
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CONGEDO DI PATERNITA’ OBBLIGATORIO
Ricordiamo che il padre lavoratore dipendente ha il diritto di astenersi dal lavoro per un massimo di 10 giorni, anche non continuativi, in occasione della nascita del figlio (o in caso di adozione o affidamento) e potrà farlo nel periodo compreso tra i due mesi precedenti la data presunta del parto e i cinque mesi successivi.
In caso di parto plurimo la durata del congedo è aumentata a venti giorni lavorativi.
Per i giorni di assenza, al lavoratore sarà riconosciuta un’indennità giornaliera a carico dell’Inps pari al 100% della retribuzione.
Per usufruire del congedo, il padre dovrà comunicarlo in forma scritta al datore di lavoro con un anticipo di almeno cinque giorni.
Ai datori di lavoro si ricorda che il congedo è obbligatorio!
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Dott.ssa Giulia Moretti