Sport dilettantistico: nuove regole in arrivo

di Alessandro Boatto
08 Giugno 2023

Il mondo dello sport dilettantistico è in fermento a causa delle novità contenute nella bozza di decreto approvato il 31 maggio.
Dal nuovo trattamento dei lavoratori sportivi agli adempimenti necessari per l’accesso al nuovo registro, il testo presenta diverse disposizioni di grande interesse, che correggono i decreti di riforma dello sport che dovrebbero entrare in vigore dal prossimo 1° luglio.

Il lavoro sportivo

Iniziamo con l’impianto sul lavoro sportivo, che è stato confermato con alcuni interessanti aggiustamenti.
Il limite orario settimanale entro il quale il lavoro sportivo dilettantistico viene considerato una forma di collaborazione coordinata e continuativa (co.co.co) aumenta da 18 a 24 ore.

Rimangono le incertezze legate alla mancanza di una chiara definizione dei ruoli consentiti e alla presenza di una varietà di tipologie contrattuali (subordinato, autonomo, co.co.co).
Inoltre, nonostante l’imminente entrata in vigore delle nuove norme, gli enti sportivi non hanno ancora ricevuto istruzioni tecniche per adempiere agli obblighi di comunicazione dei rapporti di lavoro presso il centro per l’impiego tramite il Registro nazionale delle associazioni sportive dilettantistiche.
In caso di mancata comunicazione è prevista l’applicazione di sanzioni.
Pertanto, si spera che il decreto correttivo includa una proroga adeguata sul tema.
Il correttivo riguarda anche le prestazioni svolte dai volontari e coloro che ricevono compensi per l’attività sportiva fino a un massimo di 5.000 euro all’anno, prevedendo estensioni delle agevolazioni Inail e della sicurezza sul lavoro secondo l’articolo 51 della legge 289/2002.

Direttori di gara e organizzatori

Importanti novità anche per i direttori di gara e gli organizzatori delle competizioni sportive.

Per queste figure è possibile ottenere rimborsi forfettari per le spese sostenute, purché entro il limite di 5.000 euro e nell’ambito del comune di residenza.

Tuttavia, rimane ancora incerto il trattamento fiscale di tali rimborsi per gli enti sportivi, e si auspicano chiarimenti in merito. Attualmente, l’esenzione entro il limite di 15.000 euro riguarda solo i direttori di gara professionisti, ma si potrebbe dedurre che i rimborsi forfettari ricevuti nel contesto dello sport dilettantistico non siano considerati reddito imponibile ai fini fiscali.

Il nuovo credito d’imposta

Infine, spicca l’arrivo di un nuovo credito d’imposta, pari ai contributi previdenziali versati, ma accessibile solo agli enti sportivi dilettantistici con un valore di ricavi (di qualsiasi natura) inferiore a 200.000 euro.
Un’opportunità per gli enti di piccole dimensioni.