Tasse rinviate ma non solo: le ultimissime novità

di Alessandro Boatto
29 Giugno 2021

Quasi sul filo di lana (come ogni anno) arriva l’annuncio della proroga delle imposte sui redditi.

Lo schema è il solito e riguarda le partite Iva soggette agli Isa e i contribuenti forfettari.

Il decreto sposta di 20 giorni in avanti il termine per il versamento delle imposte (Irpef o Ires per le società di capitali), Irap (per i contribuenti che non ne sono esonerati) o delle imposte sostitutive.

Il nuovo calendario fiscale che si delinea con il rinvio prevede quindi che si vada a versare non più entro il 30 giugno ma entro il 20 luglio, con la possibilità eventuale di avvalersi anche dei tempi supplementari: chi salderà il conto dell’F24 dal 21 luglio al 20 agosto, infatti, dovrà aggiungere una leggera maggiorazione dello 0,40 per cento.

Altra novità dell’ultim’ora (ma se ne chiacchierava già da tempo) è la sospensione dal 1° luglio del cosiddetto “Cashback”.

Ancora un paio di giorni quindi per dare la caccia agli ambiti (?) premi e poi la norma sarà almeno momentaneamente messa in panchina.

I motivi?

Oltre ai dubbi sull’efficacia e sul costo beneficio di tale strumento (che costa alle casse pubbliche più di 3 miliardi all’anno), sono presenti forti obiezioni comunitarie sul Cashback all’italiana.

Perché l’obiettivo del meccanismo è chiaramente quello di combattere l’evasione favorita dall’utilizzo del contante, ma a differenza degli esempi stranieri (il Cashback esiste da anni in altri stato europei), che concentrano i premi sulle transazioni relative ai settori più a rischio evasione, la via italiana non fa distinzioni.
Così succede che molti premi vanno a compensare acquisti che si sarebbero fatti comunque con la carta di credito come accade spesso al supermarket o dal benzinaio.

Della serie: abbiamo copiato una norma ma l’abbiamo fatto male…

Cambiando argomento ma non orizzonte temporale, sempre dal prossimo 1° luglio, prende vita l’assegno unico per i figli dei lavoratori autonomi.

Lo strumento, che dal 1° gennaio 2022 diventerà la principale misura di sostegno alle famiglie con figli a prescindere dalla tipologia di reddito, sostituendo tutta una serie di altre agevolazioni ora presenti (come gli assegni famigliari), è per alcuni aspetti rivoluzionario.

Per richiederlo sarà necessario un Isee familiare inferiore ai 50.000 euro e presentare domanda all’Inps.

Concludendo questa breve rassegna delle novità più interessanti, giunge voce che stia prendendo forma una norma attesissima, di cui si parla ormai da mesi: il superbonus alberghi.

Prenderà spunto dal famosissimo superbonus 110% (che non riguarda le imprese) ma avrà una struttura diversa.

Innanzitutto, nella misura dell’agevolazione: 80% delle spese sostenute.

Poi, dovrebbe (il condizionale è d’obbligo), avere una struttura semplificata: nessun salto di classe energetica richiesto, nessuna asseverazione/visto di conformità e perimetro più esteso, dagli arredi alle illuminazioni.

Per ora siamo solo agli annunci.

Non ci resta che attendere le prossime puntate…